Per il futuro di PianoForte

Per il futuro di PianoForte Sostenibile
comunicato a cura della direzione artistica della Banda Osiris

Con enorme rammarico e profondo dispiacere comunichiamo che la collaborazione tra Banda Osiris e Associazione PratoVeteri Blow up club 70 all’interno di PianoForte Sostenibile è cessata.
Dopo il travolgente successo di presenze, di soddisfazione degli sponsor e di entusiastica aderenza al progetto di artisti ed organizzatori del 2014 ci è parso naturale dare seguito ad un’edizione 2015, l’associazione invece si è dimostrata sorda a questa necessità di continuità obbligandoci ad una cadenza biennale e si rifiuta di capire la portata importantissima dell’evento che sta crescendo affermandosi nel settore musicale, turistico e di promozione del territorio, dimostrando poca attenzione al territorio ed al paese di Pratovecchio.
Siamo stati incaricati di rendere conosciuto il pianoforte in Casentino a livello nazionale, abbiamo modellato il progetto artistico e organizzativo secondo queste finalità fin dall’ ottobre 2011. Un nuovo tipo di manifestazione per andare oltre i confini del Casentino e della Toscana. Abbiamo ottenuto risultati inaspettati e più che positivi agli occhi di tutti.
E’ una totale diversità di intenti e di vedute. La direzione artistica crede in una necessità di crescita culturale per realizzare serietà e continuità mentre per l’Associazione prevale il senso di preservare le fatiche e i rischi dell’organizzazione per un futuro lontano così da far dimenticare l’esistenza della manifestazione minandone il suo consolidamento. E non fidandosi della professionalità ed esperienza della direzione artistica pronta ad assumersi nuove responsabilità creando una gestione più tecnica e snella, senza snaturare la presenza massicia ed indispensabile del gruppo gioioso del volontariato.
La Banda Osiris è stata messa ad un bivio contro la sua stessa etica artistica e professionale discutendo e rovinando una manifestazione eccellente non per una valutazione sui contenuti, sui risultati e sui successi ottenuti ma per questioni di logiche di gestione e di metodo dove la qualità e gli apporti professionali sono malvisti.
Nei giorni scorsi l’associazione ha arbitrariamente organizzato un incontro con l’ amministrazione pubblica a nostra insaputa. I patti erano di creare un comunicato congiunto. Leggiamo tra le righe una sottile non volontà di comunicare con noi le decisioni che troppo spesso vengono prese tra pochi intimi.
PianoForte è nato per creare una nuova idea di una manifestazione trasversale ed innovativa coinvolgendo il paese intero. Per questo bisogna lavorare, insistendo senza anteporre paure e pigrizie ed eludendo le proprie responsabilità.
PianoForte Sostenibile è nato per tutto questo e noi lo attueremo altrove.

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Con enorme e profondo rammarico comunichiamo che la collaborazione tra Banda Osiris e Associazione PratoVeteri Blow up club 70 all’interno di PianoForte Sostenibile è cessata.
Pertanto con ancor più grande dispiacere nei confronti di tutta la popolazione e della pubblica Amministrazione del comune di Pratovecchio-Stia ci troviamo ad allontanarci da questo splendido paese e ne spieghiamo le motivazioni di seguito.
Dopo il travolgente successo di presenze, di soddisfazione degli sponsor e di entusiastica aderenza al progetto di artisti ed organizzatori della passata edizione ci è parso naturale dare seguito ad un’edizione 2015. Di questa tesi ci siamo fatti paladini con artisti, sponsor, enti pubblici tentando di convincere l’associazione che invece si è dimostrata sorda a questa necessità di continuità e si rifiuta di capire la portata importantissima dell’evento che sta crescendo affermandosi nel settore musicale, turistico e di promozione del territorio obbligandoci ad una cadenza biennale, dimostrando poca attenzione al territorio ed al paese di PratovecchioL’idea portante era di lavorare per far diventare Pratovecchio la capitale europea del pinoforte. Una grandissima opportunità. .
Gli artisti ospitati hanno dichiarato di aver ricevuto e captato la magia di questa esperienza, l’unicità di un contatto al contrario di altri eventi, hanno apprezzato la possibilità di ritrovarsi tutti insieme in una atmosfera interamente dedicata a loro e profondamente inserita in un luogo vivo ed al centro di essa come fossero dei normali abitanti.
La direzione artistica ha il compito e l’obbligo di mettere in atto con tutte le strategie la missione della manifestazione. Cura, coordina, organizza ed indirizza progetti di eventi indicando protagonisti, caratteristiche e modalità di svolgimento definendoli in ogni dettaglio ed analizzando la sua fattibilità anche dal punto di vista economico ed agisce in piena autonomia poichè è il responsabile del svolgimento e del risultato dell’evento. Ha l’obbligo di vigilare ogni decisione presa dai commitenti e dai suoi collaboratori. La direzione artistica nomina e sceglie il gruppo di lavoro, gli amministartori ed il personale. Approva la scelta del personale volontario, amministrativo e tecnico. La direzione artistica mette in opera le proprie relazioni personali costruite nel tempo con artisti, organizzatori e finanziatori in modo da ottenere il massimo livello possibile. tutto questo secondo la consuetudine e la normativa italiana
Noi siamo stati incaricati di rendere conosciuto il pianoforte in Casentino a livello nazionale, creando il progetto artistico e organizzativo fin dall’ ottobre 2011. L’idea portante era di lavorare per far diventare Pratovecchio la capitale europea del pianoforte. Una grandissima opportunità. Ci è stata chiesta una svolta ad un nuovo tipo di manifestazione che andasse oltre i confini del Casentino e della Toscana, che si muovesse all’interno del panorama culturale e turistico. E per questo abbiamo lavorato con risultati inaspettati e più che positivi indistintamente agli occhi di tutti.
In questi ultimi mesi abbiamo interpellato artisti, uffici stampa, sponsor e vari organizzatori e tutti indistintamente hanno affermato che l’dea sostenuta dall’Associazione di effettuare la manifestazione a cadenza biennale nel 2016 lasciando un vuoto per il 2015, sia la più deleteria possibile per la crescita e la conferma della manifestazione.
Constatiamo ci sia una totale diversità di intenti e di vedute. La direzione artistica (ed il buon senso oltre ad una sufficiente dose di senso culturale e civico) crede in una necessità di crescita culturale per realizzare serietà e continuità mentre per l’Associazione prevalga il senso di preservare le fatiche e i rischi dell’organizzazione ad un futuro sufficientemente lontano così da far dimenticare l’esistenza della manifestazione e il suo consolidamento. E non fidandosi della professionalità ed esperienza della direzione artistica pronta ad assumersi più ampie responsabilità e creando una gestione più tecnica e snella, senza snaturare la presenza massicia ed indispensabile del gruppo gioioso del volontariato, condizione primaria per il risultato della manifestazione.
La Banda Osiris pertanto non vede attuata la progettualità iniziale con una manifestazione a cadenza biennale, ma la individua con cadenza annuale.
La Banda Osiris è stata messa ad un bivio contro la sua stessa etica artistica e professionale discutendo e rovinando una manifestazione eccellente non per una valutazione sui contenuti, sui risultati e sui successi ottenuti ma per questioni di logiche di gestione e di metodo dove la qualità e gli apporti professionali sono malvisti.
Non crediamo possa essere proficua una collaborazione in cui i consigli si trasformano in ingerenze. Le decisioni ribaltate. Nell’ultima riunione si era programmato un comunicato congiunto per comunicare lo stato di fatto e ad entrambi i soggetti pareva la migliore soluzione. L’Associazione invece nei giorni scorsi ha indetto una riunione con l’amministrazione comunale senza interpellarci denotando una precisa volontà di voler e poter modificare, omettere o aggiungere tutto quello che è successo ed è stato detto nell’ultima riunione. Leggiamo tra le righe una sottile non volontà di comunicare con noi le decisioni che troppo spesso vengono prese tra pochi intimi.
Purtroppo lavorare con realtà che si possono permettere di tali scherzi non fa parte della nostra serietà, e non ci sembra tenga nel dovuto rispetto un paese che ha sempre amato questa manifestazione.
PianoForte è nato per creare una nuova idea di una manifestazione trasversale ed innovativa
coinvolgendo il paese intero. Per questo bisogna lavorare, insistendo senza anteporre paure e pigrizie ed eludendo le proprie responsabilità.

Pensiamo con rammarico alle speranze che verranno deluse dei 30 giovani pianisti, che nel frattempo sono già raddoppiate grazie all’entusiasmo di una novità che ha fatto entusiasmare gli studenti dei conservatori italiani.
Pensiamo con tristezza a tutti gli sponsor che hanno creduto ciecamente ed economicamente nel sostenere una manifestazione nata in un posto sperduto, credendo in una progettualità, investendo denaro e risorse in una nuova risorse che coniugava arte, turismo ed imprenditoria in un eccellenza come solo poche manifestazioni sono riuscite a fare in Italia.
Ci rammarichiamo per gli artisti che hanno sentito finalmente un’aria di rinnovamento, un luogo di riferimento, un punto di incontro presentato con continuità dove confrontarsi, rilassarsi, poter creare ed esibirsi per un paese in movimento e non per una massa indistinta. Pensiamo che il loro aderire ad un tale progetto sia andato perso come una speranza. Ci sono venuti incontro come trattandosi di un bene prezioso, rinunciando ad essere altrove, scegliendo la novità e non la sciocca polverosa ritualità dei festival estivi. Rinunciando pertanto a tanti privilegi per costruire qualcosa di nuovo.
Ci dispiaciamo per tutte le persone da noi coinvolte, spettatori, persone che sono venute a respirare un’aria di futuro, scoprendo un paesaggio mozzafiato e la semplicità dei suoi abitanti.
Ci dispiace per Pratovecchio-Stia dove l’unione di due entità non poteva che giovare all’ambiente ed ai suoi abitanti.
Ci dispiace per ogni volontario che ha contribuito con il suo tempo e la sua capacità messa a disposizione. oPer chi ha contribuito con le sue donazioni sostenendo il progetto. Pensando ad un futuro ed uno sbocco di novità per un territorio splendido, per la sua riqualificazione e il suo giusto posto , per la sua vocazione ad essere unico e prezioso come la nostra manifestazione.
Ci dispiace per l’amministrazione comunale e per le altre amministrazioni che avevano dichiarato un grande interesse, il sostegno e l’impegno a reperire fondi e a sostenere l’intera manifestazione.
Ci dispiace per la nostra professionalità, per il nostro rigore e per la nostra visione organizzativa che è non è stata accettata ed è stata tradita.
PianoForte Sostenibile è nato per tutto questo e noi lo cercheremo altrove.

Roberto Carlone
Banda Osiris
Direzione artistica PianoForte sostenibile
Arezzo 25 febbraio 2015